La Storia di Carlentini

La zona tra Carlentini e la vicina Lentini è stata una famosa colonia greca con il nome Leontinoi ed ancora prima un insediamento di popoli che hanno lasciato preziosi lasciti in quello che oggi è diventato un importante sito archeologico visitabile dai turisti giunti in questa parte della Sicilia.
La colonia di Leontinoi venne fondata dai greci guidati da Teocle, i quali si insediarono nelle fertili colline particolarmente generose d'orzo che vissero un periodo di grande produttività, seguito da uno di decadenza in età romana.

Le notizie storiche su Carlentini si fanno rare e per la fondazione della città dobbiamo attendere fino al XVI secolo. Soltanto nel 1551 si verificò, infatti, l'iniziale separazione di Carlentini da Lentini, voluta dal viceré Giovanni De Vega in seguito ad un devastante terremoto e nell'ottica di proteggere i suoi abitanti dalle incursioni dei turchi durante le guerre tra Solimano di Costantinopoli e il Re di Francia Carlo V, in onore del quale venne anche scelto il nome del nuovo centro abitato.

La "Lentini di Carlo", divenuta poi Carlentini, nacque così a metà del XVI secolo come una città fortificata sul colle Meta e per incentivare i siciliani a trasferirsi nel nuovo borgo vennero loro concessi terreni e particolari esenzioni nonchè organizzate fiere, appuntamenti tra i più importanti del passato.

Carlentini iniziò a crescere, superando anche l'incendio che nel 1561 distrusse gran parte dell'abitato ed il terremoto che nel 1693 la mise a dura prova.
La fertilità dei terreni e la protezione fornita dalla cinta muraria consentirono agli abitanti di dedicarsi all'agricoltura e all'allevamento, attività prioritarie tuttora, e Carlentini prosperò, nonostante non possedesse un proprio territorio. Carlentini restò, infatti, unita a Lentini fino a metà dell'Ottocento, quando riuscì ad ottenere piena autonomia dal comune limitrofo.